La figura dell'ingegnere gestionale, fra le più richieste dalle aziende, viene formata a Firenze nella classe dell'ingegneria industriale. Innanzitutto quindi un ingegnere gestionale è un ingegnere industriale, strettamente imparentato con gli ingegneri meccanici. Prova ne è che un ingegnere gestionale potrà eventualmente continuare gli studi nel secondo livello, olte che con una laurea magistrale in ingegneria gestionale, anche con la magistrale in ingegneria meccanica o ingegneria energetica, predisponendo un adeguato piano di studi.
Come ingegnere industriale quindi affronta, ovviamente con minore approfondimento, anche i corsi di progettazione meccanica. In effetti non sarà un progettista di prodotto; al più potrà occuparsi di progettazione di impianti produttivi, perchè la sua vocazione è quella di pianificare e gestire i fattori della produzione.
Per fattori della produzione si intendono gli asset fisici, ovvero le macchine e gli impianti, il personale; gli asset immateriali come la conoscenza e la capacità di innnovazione; le risorse economiche e finanziarie.
Spesso l'ingegnere gestionale gestisce le operations, ovvero tutte le attività che concorrono a realizzare il prodotto o il servizio, dagli approvvigionamenti di materie prime e semilavorati, fino alla produzione o assemblaggio, immagazzinaggio, e distribuzione.
L'ingegnere gestionale è fondamentale anche quando non si realizza un prodotto fisico, ma un servizio. Proprio la progettazione dei servizi è un'area di grande sviluppo e implementazione della figura dell'ingegnere.
ULTIMO AGGIORNAMENTO
27.08.2024